lunedì 25 agosto 2008

Il primo trofeo: la Supercoppa Italia

Stupenda vittoria ieri sera a San Siro nella gara che assegnava il primo trofeo della stagione: la Supercoppa Italia tra i campioni d'Italia e i vincitori della coppa Italia. Grande Inter in particolare nel primo tempo dove mostra alla perfezione il gioco di Mourinho, e schiaccia la Roma nella sua metacampo. Vittoria meritata anche se sofferta fino alla fine, fino ai rigori dove decisivi sono stati gli errori di Totti e Juan. Il vatanggio arriva al 18' con la prima rete di Muntari dopo un numero del solito Ibra. Primo tempo che si conclude con i nerazzurri in vantaggio ed una superiorità netta dimostrata alla Roma. Nel secondo tempo i giallorossi prendono coraggio dopo il gol del pareggio di De Rossi con un tiro dalla distanza al 57'. Dieci minuti dopo entra in campo Balotelli, grande prova del giovane attaccante che impegna Doni in qualsiasi occasione; arriva anche il gol di superMario all'82', si porta avanti la palla col tacco e con un tocco sotto supera il portiere della Roma. Il pareggio arriva allo scadere con Vucinic favorito da una deviazione di Stankovic sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Nei tempi supplementari c'è lo show di Balotelli sui calci di punizione dove impegna seriamente sempre il numero uno giallorosso. Ai calci di rigore sembra fatale l'errore di Stankovic, ma sul tiro decisivo Francesco Totti colpisce la traversa riaprendo i giochi; fatale l'errore di Juan e rigore decisivo di capitan Zanetti. Il capitano: "È un inizio alla grande - dice il capitano nerazzurro -. Volevamo cominciare vincendo e ce l'abbiamo fatta. Sono molto contento, è fantastico partire così al via di una nuova stagione: è bellissimo e giusto per un'Inter che ha giocato molto bene". Il penalty decisivo l'ha tirato proprio lui, Javier Zanetti, e la rivelazione che esce fuori, nella notte di festa, amplifica l'orgoglio: "Mi fa piacere aver segnato il rigore decisivo, pesava tantissimo. È la prima volta che calcio un rigore, forse non tutti lo sanno. Per fortuna è andato dentro e ci ha fatto vincere la Supercoppa, la terza nelle ultime stagioni. Va dato merito alla Roma di non aver mai mollato, di aver contribuito allo spettacolo generale della partita, ma noi siamo una squadra che è sempre rimasta compatta, non abbiamo mai perso il filo dell'incontro, neppure nei brevi periodo di difficoltà. Al di là della stanchezza, inevitabile in questa fase della stagione, siamo sempre riusciti a fare bene. E, alla fine, abbiamo festeggiato con grande merito. E festeggiare davanti al nostro pubblico è sempre bello: grazie anche ai tifosi, che ancora una volta hanno vinto insieme con tutti noi". Mourinho:"Questa sera come appassionato di calcio ho apprezzato ogni cosa, la prestazione dell'Inter, quella della Roma e anche quella della terna arbitrale. Non sembrava una partita di calcio d'agosto. Le squadre si sono date battaglia per oltre due ore giocando con ritmo e intensità. Siamo riusciti a mettere in pratica, almeno per un'ora di gioco, quanto preparato in settimana: pressing alto sulla fonte del loro gioco. Mi è piaciuta molto anche la reazione finale della squadra che ha portato al gol di Balotelli. L'unica cosa fuori contesto è stata la loro seconda rete. La squadra ha dimostrato di essere psicologicamente molto forte e tatticamente compatta. Questo è un grande gruppo, un gruppo eccezionale", spiega José Mourinho soddisfatto al termine della sua prima vittoria italiana. Un successo che, con grande onestà intellettuale, il tecnico portoghese vuole in parte condividere anche con Roberto Mancini: "Se ho potuto vincere questa Supercoppa, è perchè un allenatore prima di me ha vinto lo scudetto con l'Inter. Per questo motivo credo e sia giusto, in questa occasione, dedicare un pensiero a Roberto. È capitato anche a me, in passato, di essere nella sua situazione di oggi: ho vinto la Champions con il Porto e poi, grazie a questo successo, quando io ero già al Chelsea, il Porto ha potuto giocare la Supercoppa europea e la Coppa Intercontinentale. Nessuno, allora, si è ricordato di me. Io, invece, voglio ricordare Roberto che, all'Inter, ha fatto un ottimo lavoro e ha vinto tanto".

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